Perché Dio permette la sofferenza?

Marcus Dutra
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Mercoledì | 02 Giugno 2021 | 17:00

Tutti gli esseri umani, ad un certo punto della loro vita, affrontano situazioni difficili, perché esse fanno parte della vita umana. A volte, avvengono nei rapporti familiari, nell’educazione dei figli, nella salute o nella situazione finanziaria, per esempio.

E quando sorgono i problemi, uno può chiedersi: «Perché Dio permette la sofferenza?», «Perché devo subire questo dolore?». Sono alcune risposte a queste domande che questo post si propone a presentare.

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A proposito di questo argomento, chiarisce il Presidente-Predicatore della Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo¹, José de Paiva Netto:

«Dio permette il dolore, non per la nostra rovina, ma come una medicina efficace per i mali che noi stessi spesso costruiamo. Il dolore esiste per restaurarci l'equilibrio dell'Anima, come la febbre è la reazione dell'organismo all'invasione della malattia.» (Brano del suo libro Como Vencer o Sofrimento [Come Vincere la Sofferenza])

Pertanto, se esso ha lo scopo di aiutare, di «restaurare l'equilibrio dell'Anima» quando arriva la difficoltà, il primo passo è lo sforzo individuale di non rivoltarsi. Questo sentimento non risolverà il problema e potrà ulteriormente aggravarlo, portando altri mali come la disperazione e l'ansia.

È importante sottolineare che il dolore e la sofferenza non sono gli unici modi (come discuteremo più avanti nel testo) per la maturazione. Ma quando appaiono, portano sempre lezioni preziose.

Gesù, il Cristo Ecumenico, il Divino Statista, affrontò tante sfide nella sua Prima Venuta Visibile sulla Terra. Egli stesso è l'esempio che perseverare nel Bene è la grande risposta a qualsiasi sofferenza, dopo tutto, ha vinto e ha dimostrato che tutti possiamo ottenere la vera vittoria.

Per quale motivo Gesù dovette essere crocifisso?

Riguardo alle difficoltà che tutti affrontano nella vita – e che non appaiono nel nostro destino per caso, Egli disse:

«Nel mondo avrete tribolazioni. Ma abbiate fiducia, Io ho vinto il mondo» (Vangelo del Cristo secondo Giovanni, 16:33).

Perché esiste la sofferenza?

Non pensare che Dio desideri la sofferenza, la nostra o di chi amiamo. Questo non succede! «Dio è amore» come scrisse Giovanni, l'Evangelista-Profeta, nella sua Prima Lettera, 4:8. Pertanto, il “Padre-Madre Celeste” non crea la sofferenza.

Le sfide della nostra esistenza sono tracciate da noi stessi, nel Mondo Spirituale, prima della reincarnazione. Potresti chiederti: ma perché dovrei io stessa (o io stesso) creare un dolore?

Prima di tutto capiamo che «stiamo corpo, ma siamo Spirito» come afferma la Religione del Terzo Millennio. In questo modo, la nostra esistenza inizia ancor prima di questa esperienza materiale, e non sarà estinta con il fenomeno della morte.

Sempre nel Mondo della Verità, dove godiamo della consapevolezza su quale apprendimento abbiamo bisogno di acquisire per la nostra crescita spirituale, e che ci porterà grande Felicità e tranquillità dell'Anima, tracciamo un piano di vita chiamato Agenda Spirituale.

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Cos'è la Reincarnazione e perché è necessaria?

Questa agenda è fatta da noi, con il supporto degli Spiriti di Luce, seguendo un criterio Divino. Questi amici spirituali desiderano la felicità di ognuno di noi e conoscono le nostre sfide individuali, ma anche la grande capacità che abbiamo di risolverle.

In questo programma sono anche contemplate situazioni che dobbiamo ricuperare e superare, a causa dei disaccordi e degli errori che abbiamo commesso nelle vite passate. È la Legge di Azione e Reazione, applicata non in modo punitivo, ma a beneficio dell'essere stesso.

Comprendiamo anche che l'Agenda Spirituale è dinamica, dato che tutti hanno il libero arbitrio, il diritto di scegliere le loro azioni, che porteranno sempre le loro conseguenze (buone o cattive). È una guida, non una manetta. Perché, durante l'esistenza, stiamo costantemente ricostruendo.

«Ogni giorno è il giorno per rinnovare il nostro destino» dice Paiva Netto.

Dio non crea sofferenza!

Non è il Padre Celeste che crea le difficoltà per la nostra esistenza. Tuttavia, Dio permette la sofferenza – essendo questa la condizione scelta e costruita da noi stessi – come un processo pedagogico in cui raccogliamo ciò che piantiamo in questa o in altre esistenze.

In realtà, la sofferenza non è necessariamente l'unica forma di apprendimento. Tuttavia, spingendoci a rivedere le nostre abitudini e migliorare le nostre azioni, porta risultati efficaci per la nostra crescita spirituale.

Lo scrittore Paiva Netto, porta importanti chiarimenti sulla comprensione del dolore, nel suo libro Jesus, a Dor e a origem de Sua Autoridade – o Poder do Cristo em nós [Gesù, il Dolore e l'origine della sua Autorità – Il Potere di Cristo in noi], sottotitolo «Il Dolore è la liberazione dell'Anima»:

«Moltissime persone soffrono nell'esistenza terrena. Ma potranno godere il beneficio di varie incarnazioni finché questo medicinale sia necessario alle loro Anime in evoluzione. Dopo riceveranno l'eterna ricompensa di una coscienza pulita per un dovere ben realizzato.

«È inutile sfuggire al Dolore. La chiave per evitarlo non è provocarlo. In che modo?! Rispettando la Legge Divina. Pertanto, è necessario conoscerlo bene. Si tratta di uno studio emozionante e senza fine.

«Ovidio (43 a.C. – 17 o 18 d.C.) capì la lezione della sofferenza: “Soffri e persevera, che questo dolore ti sarà di grande beneficio”.»

Quando, finalmente, impariamo la lezione, il Dolore scompare, perché la “malattia spirituale” che ci affligge non esiste più, poiché abbiamo saputo come eliminare di noi i fattori che lo motivavano.

Come trasformare il dolore in vittoria?

Credimi, la sofferenza che stai attraversando cesserà! Questo non significa che i problemi cesseranno di esistere, ma si riferisce alla postura davanti a essa.

Quindi, cosa fare per non essere sconfitto dalle difficoltà della strada? Segui l'esempio del Grande Amico dell'Umanità! Gesù attraversò il dolore della crocifissione (non meritando affatto nessuna sofferenza), risorse e vinse per Amore all'Umanità.

Questo stesso Cristo ci avverte fraternamente:

«Con la vostra perseveranza salvarete le vostre Anime» (Vangelo secondo Luca, 21:19).

Pertanto, il suicidio non sarà mai una soluzione. Al contrario, aggrava ulteriormente i problemi, portando gravi conseguenze allo spirito, oltre al triste impatto su chi rimane. Come affermava l’indimenticabile Proclamatore della Religione Divina, Alziro Zarur (1914-1979):

«Il suicidio non risolve le angosce di nessuno».

Persistendo nel Bene (senza scoraggiarti di vivere), ti renderai conto di quanto hai imparato, di come ti sei rafforzato. Saggezza che si estende a quelli che sono rimasti al tuo fianco. Lezione appresa dall'Apostolo Giacomo, che ha scritto nella sua Epistola Universale, 1:12:

«Beato colui che persevera nella prova; perché, uscendone approvato, riceverà la corona della vita, che il Signore ha promesso a coloro che lo amano».

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1 Religione di Dio, del Cristo e dello Spirito Santo — Denominata anche Religione del Terzo Millennio e Religione dell’Amore Universale. Si tratta della Religione Ecumenica del Brasile e del mondo. 

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